Vulvodinia e Dolore Pelvico Cronico

Indica un dolore cronico localizzato nell’area vulvare e persistente da 3-6 mesi che colpisce il 15% delle donne di ogni etnia ed età con un significativo impatto negativo sulla qualità di vita, sul rapporto di coppia e sulla sessualità. Spesso la malattia è preceduta da infezioni vaginali o cistiti ricorrenti, lacerazioni da parto, endometriosi o sbalzi ormonali.

Fino a poco tempo fa la diagnosi e l’inquadramento diagnostico terapeutico della vulvodinia imponeva tempi molto lunghi ma, grazie anche all’ausilio di numerose organizzazioni onlus attive sul territorio italiano che forniscono informazioni e contatti utili (AIV, VIVA, CISTITE.ORG, AINPU, VULVODINIA.INFO), questo periodo di latenza diagnostica si è ridotto e le pazienti possono ora raggiungere prima gli specialisti esperti.

La strategia terapeutica per spegnere il dolore e migliorare la qualità della vita di queste pazienti prevede una terapia multimodale, cioè più terapie integrate per ridurre l’infiammazione che spesso si autoperpetua.

A questo va associato un approccio multidisciplinare dove figure di diverse discipline mediche (ginecologo, urologo, gastroenterologo, ostetrica, fisioterapista, osteopata, psicologo, sessuologo) possano interagire in sinergia per un rapido e risolutivo miglioramento della salute psicofisica della paziente.